Guarda la videorecensione di Alessandro De Concini ADC al libro “Lo Studente Strategico. Come risolvere rapidamente i problemi di studio”
La psicologia dello studente
Guardiamo in faccia la realtà: qualche volta, molto spesso in realtà, un metodo di studio inadeguato è solo un tassello del puzzle, solo una delle risposte alla domanda «perché mi sono bloccato? Con la scuola, all’università. Perchè non riesco più ad ottenere dei buoni risultati?»
Sì, perché se è fuori discussione che saper studiare bene in modo efficace ed efficiente sia una condizione necessaria ad avere successo come studenti, questa non è certo una condizione sufficiente. L’altra grande area sensibile è quella della psicologia dello studente e nello specifico delle difficoltà psicologiche degli studenti.
Blocchi, ansia, paura, oppressione, senso del dovere, stress, esaurimento, rifiuto: sono sintomi che troppi studenti conoscono bene.
Prendersi cura della tecnica di studio – della macchina, per usare una metafora – è necessario. Prendersi cura della persona, il pilota, lo è ancora di più.
Qualche anno fa mi sono imbattuto in un libro diverso da tutti gli altri che avevo letto fino a quel momento; capace di fare chiarezza sui meccanismi che portano gli studenti a bloccarsi. E quel libro mi è sembrato parlasse proprio a me e alle mie difficoltà. Mi è sembrato mi capisse davvero e potesse aiutarmi.
Lo stile di scrittura di Alessandro Bartoletti
Ma chi è Alessandro Bartoletti, o meglio chi è il dottor Alessandro Bartoletti? E’ uno psicologo e psicoterapeuta romano con alle spalle un Dottorato in Neurobiologia alla Normale di Pisa e poi Post Doc, pubblicazioni su Nature Neuroscience, ruoli istituzionali nell’Ordine degli Psicologi, scuole di scecializzazione in psicoterapia e chi più ne ha più ne metta.
Non sono i titoli a mancargli, ma non sono le sue competenze, i suoi diplomi, la sua esperienza di decadi di lavoro come psicoterapeuta – nell’approccio moderno e interessantissimo alla terapia che adotta – che ci interessa più di tutto.
Quando parliamo di questo libro quello che è ancora più importante ai fini di una recensione come questa è anche la sua incredibile abilità di scrittore: Bartoletti è pulito, chiaro, sintetico, preciso, pratico, abituato a spiegare, analizzare e sviscerare i temi che affronta. E possiede la straordinaria capacità di catturare il lettore e impostare una comunicazione efficace e diretta per trasferire le sue conoscenze.
Le tipologie di blocco dello studente
Ed è proprio questo che fa in Lo Studente Strategico. Delinea prima di tutto una serie di problematiche tipiche del mondo degli studenti, a partire dalle scuole per arrivare all’università. Le classifica, dà loro un nome come studente “incatenato”, “terrorizzato”, “perfezionista”, “presunto incapace”, e li descrive con dolorosa precisione. E chiunque come me ne abbia purtroppo sofferto non può fare a meno di riconoscersi in essi e capire qualcosa di più su se stesso e sulla propria mente.
Ma Alessandro bartoletti non si ferma a questo, che già sarebbe tanto, no; scende anche ad indagare il ruolo di tutti gli attori che contribuiscono alla situazione problematica: studenti, ma anche insegnanti e genitori, e poi quando ha finito con la descrizione dello “studio come problema” (come definisce la prima parte del libro), ecco che passa immediatamente alla seconda parte lo “studio come soluzione”, dove regala una serie di strategie e di principi utilissimi e pratici per risolvere queste difficoltà, desunti dal paradigma della psicoterapia breve strategica.
Ed eccoci arrivati al punto: che cos’è questa psicoterapia breve strategica? Cito direttamente dal sito di Alessandro, così non posso sbagliarmi: “la terapia breve strategica è un approccio originale alla soluzione dei problemi umani che presenta specifici fondamenti teorici e prassi operative in costante evoluzione sulla base dell’esperienza empirica. Si tratta di un approccio breve, al di sotto delle 20 sedute, che si occupa da una parte di eliminare i sintomi e i comportamenti fonte di sofferenza, dall’altra di produrre un cambiamento nelle modalità attraverso le quali una persona costruisce la propria realtà personale e interpersonale”.
E’ un approccio che arriva da lontano, da Milton Erickson, da Gregory Bateson, da Paul Watzlawick, dalla Scuola di Palo Alto – e qui in Italia – da Giorgio Nardone, che ne è un vero e proprio caposcuola che sta diffondendo questo metodo perché porta a risultati incontrovertibili ed efficaci in tempi brevi.
La differenza fondamentale con la normale psicoterapia è il focus non tanto sul perché ci sia un problema e da quale origini arrivi, quanto piuttosto sul come funzioni davvero e come fare per superarlo in modo efficiente e strategico, appunto. Sempre citando il sito di Alessandro Bartoletti: “per cambiare una situazione problematica non è necessario indagare e svelare le cause passate – aspetto su cui peraltro non si avrebbe nessuna possibilità di intervento – ma risulta più utile lavorare sul come il problema funzioni nel presente e su quali strategie siano più adatte a creare un cambiamento efficace e duraturo”.
Se quello che vi ho raccontato finora non bastasse, Bartoletti aggiunge alla parte finale del libro una serie di storie interessanti e intriganti, prese direttamente dalla sua esperienza clinica, che aiutano a vedere in pratica il processo terapeutico strategico e la sua efficacia. Non solo teorie, parole e scienza dunque, ma persone: persone vere con i loro problemi e le strategie che hanno permesso loro di risolverli.
Conclusioni
La scrittura di Bartoletti è quello che dovrebbe essere la scrittura sempre: va dritta al punto, non si perde in fronzoli, mette la chiarezza espositiva e la completezza del contenuto sopra da ogni altro vezzo e anche quando si permette qualche termine un po più raffinato e ricercato, rimane incollata al lettore, allo scopo di farli davvero imparare qualcosa. Semplicemente, funziona.
Questo libro, senza girarci tanto intorno, è uno strumento immancabile per qualunque studente, genitore, insegnante; io non so più ormai quante volte l’ho consigliato alle centinaia e centinaia di studenti in difficoltà che mi scrivono. E lasciatemi dire una cosa un po’ più personale, da uno che il peso delle difficoltà psicologiche lo conosce bene, che il blocco dello studente l’ha vissuto in prima persona, che la psicoterapia non la voleva fare.
Ma poi si è lasciato convincere e da allora ha visto la sua vita trasformata. La salute mentale è una cosa seria: prendersi cura di se stessi, del modo in cui si pensa, si reagisce, ci si comporta, dovrebbe essere una priorità per tutti. Specie per chi come gli studenti vive situazioni di grande stress, sfide complesse che mettono a dura prova la propria stabilità.
E’ ora di finirla con gli stereotipi, con la vergogna, con il timore per gli strizzacervelli con i macismi del tipo “io non ho bisogno di nessuno, me la cavo da solo”. No: chi più chi meno, tutti abbiamo avuto bisogno e avremo bisogno di una mano. Il primo passo è prenderne consapevolezza. Questo libro non può sostituire ovviamente un vero e proprio percorso di psicoterapia, non può risolvere magicamente ogni difficoltà psicologica di ogni studente; poco ma sicuro non può essere il punto finale di quel processo del prendersi cura della propria salute mentale, ma può senza dubbio essere l’inizio.
Compratelo, leggetelo, rileggetelo e parlatene in giro che ne vale la pena. Fatemi sapere che cosa ne pensate. Io nel frattempo vado a ristudiarlo che poi lo so come va a finire: mi piomba in live il dottor Bartoletti, si mette a interrogarmi e faccio la figura del pirla.
Nel frattempo, prendetevi cura della vostra salute mentale.
Alessandro de Concini
Bibliografia
«Un saggio di grande interesse (…) che ha anche il pregio di essere scritto strategicamente bene.» CORRIERE DELLA SERA
Per approfondire personalmente:
Scopri se sei uno studente bloccato
IL QUESTIONARIO DI STUDENTE STRATEGICO
Video di approfondimento:
Dal Canale Youtube: Alessandro Bartoletti – Psicologia Strategica