E’ capitato a molti, soprattutto da bambini, di iniziare ad avere le palpitazioni durante la fila per le vaccinazioni obbligatorie o in attesa di effettuare un prelievo. Per non parlare del momento di entrare nella tremenda saletta del poliambulatorio del caso, con tutti i “ferri del mestiere” in bella vista: aghi di varie fogge e misure, siringhe, tubicini, fiale, lacci emostatici… Insomma, la tentazione di prestare all’infermiere un braccio in silicone al posto di quello in carne e ossa avrà attraversato la mente di molti. Per fortuna senza tradursi in realtà, a differenza del recente fatto di cronaca.
I più riescono a superare il disagio iniziale e a sottoporsi senza problemi alla procedura, prelievo o iniezione che sia. Per molti altri, invece, la paura degli aghi può diventare qualcosa di invalidante, fino alle estreme conseguenze di non riuscire a effettuare esami medici essenziali e indispensabili.
Quando la paura degli aghi si trasforma in una vera e propria fobia, si possono avere attacchi di panico o episodi di svenimento non solo al momento di farsi “bucherellare”, ma anche semplicemente al pensiero di dover prestare una qualche parte del corpo all’operatore sanitario e ago munito. Nei casi più estremi, la fobia può generalizzarsi al punto che la persona prova un reale dolore fisico nelle sedi normalmente preposte a prelievi o iniezioni anche soltanto pensando, sentendo parlare o avendo nella mente la fugace immagine di un ago, o di qualcosa di simile.
Come nasce la paura degli aghi?
Come per tutte le fobie, ciò che trasforma una paura ragionevole in una paura esasperata e irragionevole è l’evitamento. Evitare in modo sistematico, anche solo per poche settimane, non solo prelievi ed iniezioni, ma persino la semplice illustrazione di un ago o di una siringa, può portare in breve tempo allo strutturarsi di un problema invalidante. Magari hai cominciato a rinunciare a film e serie tv a tema “medici in corsia”… e sei arrivato ad avere la tachicardia anche alla vista di un ago da cucito.
D’altra parte anche esperienze negative, sia dirette che indirette, possono sensibilizzarci e aumentare la nostra percezione della pericolosità o della spaventosità degli aghi. Alcune persone, infatti, sviluppano questo tipo di fobia dopo essersi sottoposte (o aver visto i propri cari sottoporsi) a prelievi o iniezioni con particolari complicanze, che li hanno resi più dolorosi o spiacevoli del normale.
Ad altri – ma più raramente – può capitare di sviluppare questo tipo di fobia dopo aver assistito qualcuno in un periodo di malattia o di ospedalizzazione.
Superare la paura degli aghi con la Psicologia Breve Strategica
La terapia breve strategica per la fobia degli aghi sarà focalizzata ad interrompere nel più breve tempo possibile la tentata soluzione disfunzionale che mantiene il problema: l’evitamento.
Niente paura, però: non chiederemo ai nostri pazienti di sottoporsi a prelievi multipli e infilzamenti vari contro la propria volontà. Le strategie per ridurre l’evitamento possono essere diverse: dallo studio graduale e approfondito delle caratteristiche degli aghi e delle siringhe, fino alle tecniche paradossali di immaginazione del momento che più li terrorizza.
Si viene in ogni caso guidati – con gradualità e delicatezza – a familiarizzare con l’oggetto della fobia, arrivando man mano al ridimensionamento della paura e alla possibilità di potersi sottoporre ai tanto temuti prelievi e iniezioni con assoluta serenità.
Un principio cardine di questo approccio è proprio quello che per risolvere problemi che durano da molto tempo o sono molto invalidanti, non è detto che serva un intervento altrettanto lungo o complesso. Questo vale persino per un problema pungente come quello della fobia degli aghi, che può essere risolto in modo duraturo, adottando le giuste strategie terapeutiche.

Bibliografia per approfondire:
– Alessandro Bartoletti (2021) – Panico, ansia & paura. Guida strategica per aspiranti coraggiosi.
– Giorgio Nardone (2014) – Paura, panico, fobie. La terapia in tempi brevi.
– Giorgio Nardone (2000) – Oltre i limiti della paura. Superare rapidamente le fobie, le ossessioni e il panico.