Una delle paure più profonde di uomini e donne è quella di rimanere soli, senza nessuno al proprio fianco.
Una solitudine sentimentale che spesso viene vissuta come il fallimento più grande della propria vita.
La paura di amare (e di non essere amati) ha diverse sfaccettature.
Può riguardare innanzitutto il timore e l’incapacità di lasciarsi andare nelle relazioni. La paura più grande in questi casi è sempre collegata all’idea di poter perdere la propria identità, la propria libertà, e in fondo al timore di non venire accettati dall’altro, di non essere apprezzati per quello che si è. In questi casi vale il detto che chi troppo si con(tiene), nulla ottiene.
Vi è poi il timore dell’abbandono: per troppa paura di essere lasciati, e quindi di soffrire, si cercano rapporti simbiotici, unici, irripetibili, assoluti. L’altro/a viene continuamente inseguito come se fosse l’ultimo essere umano rimasto sulla Terra. E le richieste di rassicurazione, presenza, vicinanza diventano così asfissianti da produrre l’effetto opposto: più si insegue, più il partner scappa.
Infine, la paura di amare può diventare vera e propria tortura, quando ad esempio si inizia a sospettare e quindi a controllare, spiare, interrogare il partner per la troppa paura del tradimento. Anche in questo caso, la paura di amare si trasforma in altro: sofferenza, dolore, rabbia prendono il sopravvento distruggendo ogni possibilità di relazione. Amor che a nullo amato amar perdona.
© Alessandro Bartoletti
Bibliografia a tema:
Nardone G, Correggimi se sbaglio. Ponte alle Grazie, 2013.
Nardone G, Gli errori delle donne in amore. Ponte alle Grazie, 2010.